Cosa si intende per acqua destinata al consumo umano?

Per acqua destinata al consumo si intende quella destinata a un uso potabile (trattata o non), alla produzione, al trattamento e alla conservazione di alimenti o ad altri usi domestici, contenuta in cisterne, bottiglie o recipienti di diverso tipo.

La nuova direttiva UE 2020/2184 pubblicata sulla GU L 435/1 il 23/12/2020 entrata in vigore il 12/01/2021 con recepimento il 12/01/2023 sostituisce il Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 – “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano“, in seguito modificato e integrato dal Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n. 27, e continua a disciplinare in materia di qualità delle acque a uso umano, allo scopo di tutelare la salute da eventuali effetti nocivi causati dalla contaminazione delle acque.

Acqua o alimento?

L’acqua viene considerata parte integrante dell’alimentazione umana  e come tale è soggetta a controlli da parte delle Autorità competenti che “in caso di non conformità ai valori di parametro o alle specifiche […], l’autorità d’ambito, sentito il parere dell’azienda unità sanitaria locale in merito al possibile rischio per la salute umana derivante dalla non conformità ai valori di parametro o alle specifiche predette, mette in atto i necessari adempimenti di competenza e dispone che vengano presi provvedimenti intesi a ripristinare la qualità delle acque ove ciò sia necessario per tutelare la salute umana

Perché è obbligatoria l’analisi dell’acqua per l’HACCP?

I titolari di aziende alimentari, ristoranti o mense (OSA) sono chiamati, pertanto, ad accertarsi che l’acqua usata durante la preparazione di cibi e bevande rispetti i valori di parametro fissati dalla Normativa vigente. Controlli periodici e costanti consentono agli OSA di monitorare le caratteristiche dell’acqua utilizzata, evitando sanzioni e gravi conseguenze per la salute dei consumatori.

La legge (Ordinanza del Ministero della Salute del 3 aprile 2002) prevede che ogni attività del settore alimentare debba avere almeno una fonte di acqua potabile e se l’acqua è conservata in cisterne o cassoni, è fatto obbligo di predisporre la frequenza con cui si eseguono le analisi dell’acqua e la pulizia dei contenitori.

Acque reflue

Il piano HACCP può prevedere e pianificare anche l’analisi delle acque reflue ossia acque di scarto servite per varie attività (domestiche, agricole o industriali) non più idonee a un uso diretto. Queste devono essere analizzate per verificarne l’inquinamento (D.Lgs. 152/2006 – Norme in materia ambientale).

Bianalisi srl per il sistema HACCP

Bianalisi srl è iscritta all’elenco della Regione Emilia Romagna dei laboratori che effettuano analisi nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle imprese alimentari n. 008/PC/002. Il personale tecnico qualificato è a disposizione per eseguire il campionamento accreditato per parametri microbiologici secondo la norma UNI EN ISO 19458:2006 presso il Cliente nella propria Azienda/Struttura. Il trasporto dei campioni verso il laboratorio avviene nel rispetto dei tempi e con le temperature idonee dettati dalla normativa a garanzia dell’attendibilità del risultato. In alternativa, Bianalisi srl fornisce al Cliente il sostegno necessario affinché possa effettuare in autonomia in campionamento dei prodotti avvalendosi della corretta procedura.

Richiesta informazioni

Per un elenco completo dei parametri analitici che siamo in grado di analizzare e per qualsiasi altra informazione potete contattarci compilando il form sottostante.

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